martedì 18 giugno 2013

Domenica 26 novembre 1978...

Sono quasi le sei del mattino, e forse ora riuscirò un po' a prendere sonno.
Non sono rimasta in piedi per aprire il blog. E' che non riuscivo a dormire, per questo l'ho aperto.

Ho acquistato dieci giga di spazio per fare un sito su di me, ma non so cosa scriverci. Un sito intero per un contatto e un curriculum? La verità è che ci tenevo che il dominio www.thasala.it fosse mio, tutto qui.

Se MySpace da un giorno all'altro non avesse cancellato il mio blog, i miei contatti, le mie foto, la mia posta... insomma tutto di me, probabilmente avrei indirizzato il mio sito là, ma sono rimasta orfana dei miei ricordi e del mio passato, e non so stare senza il mio diario.

Qualcosa dei vecchi post sono riuscita a salvare, ma ho perso il racconto su mio padre, quello sull'isola a forma di cerchio, e poi quelli dove parlavo della lettera verde, della torre con l'orologio, della chitarra Coccinella... mi mancano. Provavo delle emozioni e pensavo a delle cose quando le avevo scritte. Ora non ci sono più.

Ho recuperato la vecchia biografia. Si è salvata. Quella che cominciava col giorno della mia nascita... "Domenica 26 Novembre 1978"... è un buon articolo per cominciare il nuovo blog. 
Chissà che un giorno non riesca a recuperare anche gli altri articoli, dalla mia testa. Proverò a riscriverli, ma non saranno più gli stessi. Non saranno le stesse parole, le stesse sensazioni.

Peccato.


BIOGRAFIA


Domenica 26 Novembre 1978, il cielo italiano era nuvoloso e faceva freddo, ma dall'altra parte del mondo, dove la neve non arriva mai, sotto un cielo sereno – era il dopoguerra - nasceva una bimba il cui nome significa 'Regina delle nuvole'. 

Nel 1979 il nome con le nuvole verrà sostituito da quello di un paesino situato sulle spiagge fini della Thailandia, dove la bambina riceverà la sua seconda vita. Il nome del paesino l'accompagnerà, frode e clandestino, per tutta la vita. Le sue nuvole esisteranno solo sui documenti.

Lei crescerà in una frazione anonima di un paesino di una provincia del nord Italia, dove le campagne in estate sono distese e infinite di lucciole e zanzare. Fra cieli di nuvole rosse, ed inverni di brina, con nebbie così spesse da farle sembrare di vivere nel mondo parallelo di Avalon. E' l'unica bimba dagli occhi a mandorla, e dal bizzarro e ostico nome Tha-Sala. Da grande vorrebbe toccare l'orizzonte, ma nessuno la prende sul serio per questo.

Gli scarabocchi, le bambole e il pianoforte sono gli unici che ascolteranno i suoi progetti senza fare commenti.

Gli anni a scuola si mantengono miracolosamente in equilibrio fra la pigrizia e la non comune intelligenza (a detta delle maestre). Le maestre in questione non capirono mai che lei le riteneva troppo lente perché si sprecasse di farsi conoscere. Alle medie a scuola, arriverà un volantino coi nuovi corsi di musica in paese di strumenti a fiato. La sua scelta oscillerà fra flauto traverso e sax. Ma quando la madre le farà presente che il sax non è uno strumento per ragazze e che i maschi lo suonano, la decisione è fatta: per quattro anni i genitori non avranno pace fino a quando non le acquisteranno un sax.

A quindici anni lascerà la provincia per trasferirsi in città: addio nebbie, campagne, lucciole. Nel 1994 farà il suo ingresso al Conservatorio di musica nella classe di sax, da cui ne uscirà nel 2001 col diploma in mano. E il resto è storia d'ascoltare… Thasala sono io.


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