domenica 25 agosto 2013

Il cinema è un luogo chiuso

Quanto sono reali le fobie? Se uno non ci pensa poi non le ha più?

Questa sera si pensava di andare al cinema, dopo aver cenato insieme.
Io ero pure contenta all'idea e sceglievo insieme il film.
Il discorso della claustrofobia è venuto fuori quando eravamo nei parcheggi sotterranei e raccontavo come mai di solito li evito, eludendo di aggiungere che uno dei motivi è perché mi ci perdo sempre e non trovo più la macchina. Il motivo ufficiale è però la mia fobia degli spazi chiusi. Non è in forma grave, mi ci adatto e non mi crea problemi nella vita di tutti i giorni. Ma parcheggiare in luoghi chiusi, stare in stanze senza finestre, prendere l'ascensore, mi da sensazioni di leggero fastidio. Se il tempo è prolungato mi viene proprio la nausea. Io adoro gli ambienti con tante finestre e luce naturale, ne ho proprio bisogno.

Però la cosa strana, è che ultimamente mi sono scordata di soffrire di claustrofobia.
Mi sono scordata di stare attenta e di evitare certe situazioni. E forse per questo non ne ho più sofferto, oppure sono stata pure male, ma non consapevole del perché.

Questa sera ad un certo punto, mentre mi veniva raccontato di un amico che soffre di vertiggini, il mio cervellino ha iniziato a fare dei collegamenti. Il procedimento mentale, nell'ordine dei pensieri, è stato: 

- Caspita quanto tempo che non vado al cinema... saranno almeno tre anni.
- Ma perchè non ci sono più andata?
- Qual'è l'ultimo film che ho visto al cinema? Ah sì: quella volta che...
- Quell'ultima volta che dopo mezz'ora di film sono dovuta uscire e per tutta la durata mi sono seduta sui gradini ad aspettare gli altri.
- Quella volta mi veniva proprio da rigettare.
- Ah ma no io non riesco a stare in un cinema: tutto buio così, senza uscite e un sacco di persone ammassate!
- Ma stasera? Non posso, poi sto male di nuovo...

- E non potevi dirlo prima? - mi viene detto.
- Mi sono dimenticata di questo problema... ma provo, magari stasera non mi succede niente - rispondo.

Poi per fortuna a tavola, eravamo talmente presi bene a chiacchierare che nessuno aveva più voglia di guardare il film, quindi non è stato per causa mia se non ci siamo andati.

Mi domando però, se io non mi fossi "ricordata" e ci fossi andata, avrei avuto ancora le nausee? Le sensazioni fastidiose? Le fobie sono veramente fisiche o sono solo psicologiche?

Chissà, forse dovrei provarci, ma adesso che mi è venuto in mente e ci penso potrebbe essere un esperimento inutile. Oramai sono condizionata.

Dovrei dimenticarmene di nuovo. Magari fra tre anni, potrei fare un altro tentativo di andare al cinema. Per quell'evento spero proprio che esca un bel film.

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