Questo fu il mio primissimo montaggio video, quello con cui imparai ad usare Movie Maker da sola, pasticciando fra fotografie, effetti speciali e composizioni.
Volevo fare ascoltare al pubblico il brano: "I giorni" di Ludovico Einaudi, suonato al pianoforte da me. Prima di suonarlo non l'avevo mai sentito, scoprii dopo che l'autore lo eseguiva più velocemente di come l'avevo interpretato io, non so quale piaccia di più, ho provato in seguito a rifarlo cercando di essere fedele all'originale, ma non mi ci ritrovo, secondo me bisogna calarsi in un altro tipo di stato d'animo.
E' l'unico video, ad oggi, a contenere una lettera che scrissi come monologo da adolescente e che si trova ancora nel mio diario con lucchetto.
Questo era il testo:
Volevo fare ascoltare al pubblico il brano: "I giorni" di Ludovico Einaudi, suonato al pianoforte da me. Prima di suonarlo non l'avevo mai sentito, scoprii dopo che l'autore lo eseguiva più velocemente di come l'avevo interpretato io, non so quale piaccia di più, ho provato in seguito a rifarlo cercando di essere fedele all'originale, ma non mi ci ritrovo, secondo me bisogna calarsi in un altro tipo di stato d'animo.
E' l'unico video, ad oggi, a contenere una lettera che scrissi come monologo da adolescente e che si trova ancora nel mio diario con lucchetto.
Questo era il testo:
Quand'ero piccola persi una perlina di lacrima. Era trasparente e luccicava, sembrava rugiada.
La cercai dappertutto. Nelle amicizie e nei volti degli sconosciuti. Nelle canzoni.
Ma non la ritrovai mai più.
Poi, un giorno, non ero più bambina. Passarono anni e mi dimenticai di tutto. E prevalse la malinconia.
Ma io non capivo il perché...
Amai ma mi dissero che odiavo.
Correvo per perdere le forze.
Gridavo per non piangere.
E scoppiano a ridere senza un perché.
Ma ero troppo piccola per abbracciare il mondo.
Una notte mi ritrovai a fissare lo spazio, quando un astro cadde giù e mi squarciò le pupille. Lo sentti espandersi. Emanava conforto.
Nel mio inutile cuore.
Mi ricordò quello che avevo perso. Era il mio dono innato. La mia cosa più preziosa.
Quel piccolo cristallo scivolato via, era la mia gioia di vivere.
Mi sussurrò di un lungo pellegrinaggio per ritrovarlo. Disse che sarebbe stato faticoso. Disse che dovevo imparare a cadere e rialzarmi da sola. Nessuno sarebbe stato al mio fianco.
Avevo gli occhi sbarrati sulla vita. Quando mi ritrovai ad intraprendere.
Il viaggio.
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