Sognavo di essere una bimba invisibile, che, silenziosa, in punta di piedi, di notte si avvicina e osserva che il sonno sia sereno e regolare. Per tirare su le coperte, come un angioletto che opera di nascosto.
Di giorno inseguire per indovinare e leggerne i pensieri e scorgere, contare i sorrisi e i momenti gioiosi o tristi. Io sono lì quando l'animo è cupo, impaurito o le braccia cadono stanche. Abbraccio, ma il mio corpo etereo è troppo trasparente per essere scorto. Vorrei cullare la vita, il sonno, sollevare le tende al risveglio perché il sole filtri sotto le palpebre.
Raccogliere margherite per lasciarle davanti alla porta del cuore, e poi spiare per vedere la reazione di stupore e letizia.
Che bimba invisibile! Ascolto ogni suono di cristallo prezioso e dolce. Sono sempre lì. Sdraiata accanto, col capo chino sul petto per accarezzarne il respiro. Dove vanno i passi, io sono l'ombra senza ombra. Un anima che in punta di piedi, ridacchiando e giocando, se ne è uscita dal corpo per farsi un giro ed osservare le cose di nascosto, senza permesso. Bello disubbidire.
Come vorrei, come vorrei. Come vorrei.
Essere invisibile, per essere lì.
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