Ecco: scrivere un post al mattino. E' da tanto che non lo faccio, perché al mattino devo studiare, lavare i piatti, fare i mestieri. Doveri.
Però voglio stravolgere ogni tanto le abitudini e fare una cosa inutile come scrivere un post senza grossi contenuti. Che saranno mai dei piatti nel lavello e qualche granello di polvere di tanto in tanto?
Ci sono persone che vivono tutta la vita abitudinariamente senza intaccare mai le loro sicurezze. Ossessionate dai doveri, dalle regole, dal giudizio delle persone.
Io da adolescente vedevo la vita e il meraviglioso sole alto su nel cielo, allora non mi andava di rinchiudermi in un aula tutte quelle ore... così, decidevo di passeggiare in castello, nei parchi, cucinare, oppure rilassarmi beatamente a letto.
A tutti quelli che credono ancor oggi che fossi fannullona a scuola o inaffidabile, racconto che io ero una delle pochissime in grado di consegnare i lavori di disegno e i temi nei tempi prestabiliti, prendendo sempre il massimo dei voti. Poi mi avanzava del tempo, che dovevo fare?
Io pensavo candidamente che la scuola fosse un obbligo inutile, perché non capivo a cosa servissero così tanti anni di frequenza per imparare delle cose che avrei potuto imparare in uno o due anni.
In effetti, quando decisi di superare il test di ammissione a medicina, studiai in un anno tutte quelle materie che non avevo mai fatto a scuola, essendo ad indirizzo artistico e non scientifico, e riuscii a passare. Il mio problema era la rapidità.
Così, mentre la professoressa perdeva un'ora intera per spiegare qualche capitolo di storia, io mi dedicavo al mio benessere, e poi recuperavo l'ora persa leggendo velocemente per conto mio quei capitoli.
Parliamo di paure. Alcune persone hanno proprio paura di vivere, che sia anche semplicemente sgarrare qualcosa, iscriversi ad un corso, imparare qualcosa di nuovo a sessant'anni. Cambiare lavoro, cambiare casa, cambiare e ricominciare. Vivono oppresse, si svegliano al mattino già cupe e/o arrabbiate, ce l'hanno col mondo, si lamentano e criticano chiunque per non vedere se stessi. Aiuto, mi domando come ci riescano.
Naturalmente ora sono più matura e non salto il lavoro perché mi vorrei fare un giretto al lago. Ho più responsabilità, ma mi piace mettermi alla prova e sperimentare piccole cose, per esempio: fare qualcosa per cui non sono portata. C'è qualcosa che pensate di non essere bravi, di ludico, magari anche inutile, ma che non vi dispiace l'idea di cimentarvi? Qualcosa che se anche lo fate male non succede nulla, a parte una figuraccia da riderci su?
Io ho sempre avuto due convinzioni di me: avere il pollice rosso ed essere un tronco di legno nel ballo, ah ah ah!!!
Così, tramite anche la spinta di un'amica, mi sono avvicinata al mondo del verde, e ho scoperto che è divertente. Non ho giardino, solo un balcone in città. Dopo un corso di come piantare un orto, un'altra mia amica mi ha regalato quattro piccole serre, così, con l'aiuto iniziale di queste due persone, ora ogni giorno mi affaccio ad osservare il mio minuscolo orticello sul balcone di insalatina. Erano timide foglioline verdi, ora stanno crescendo e diventano belle e colorate.
Mi è sempre piaciuto guardare le persone che ballano, gli spettacoli con i ballerini e i costumi colorati. Da sola poi, riparata da tutti, mettevo la musica e mi muovevo per conto mio. Ma non ho mai pensato di iscrivermi a qualche corso, un po' per i costi, un po' per il tempo a disposizione. La verità però è che non mi sono mai neppure informata, perché di scuole economiche, a cercare, ci sono.
Ci sono persone che mi dicono che a loro piacerebbe imparare a suonare ma non si sentono portate o non hanno tempo, oppure sono vecchie. Io rispondo sempre che lo si fa per divertimento personale, che l'età non è un ostacolo e che il tempo impegna anche solo il minimo di mezz'ora al giorno. Insomma non trovo scuse, e imparare uno strumento è una cosa più metodica e scientifica di ballare, ricordare i passi e andare a tempo. Che scuse ho allora io? Che sono un pezzo di legno? In realtà questa convinzione sono io la prima ad averla, ma anche se fosse non mi interessa diventare una professionista, è solo per il mio divertimento. Lo stesso concetto che dico io a quelli che vorrebbero ma "non possono" cominciare a suonare.
Mi sono iscritta. Il primo corso fattibile. Perché cade nella mia unica serata libera durante la settimana, perché costa poco e posso permettermelo, perché non è troppo, troppo lontano. Risultato? Beh, è un corso di danze delle isole greche, non ho scelto io il tipo di ballo, ma ero ansiosa di cominciare.
A distanza di un mese, sono contenta di averlo fatto, anche se a volte sono veramente stanca e mi piacerebbe di più starmene a casa davanti un film o uscire per locali, ma supero il momento e ogni volta sono così contenta, così ancora più stanca di prima, che oramai non mi pongo più il problema: finito il lavoro, di corsa a casa, mezz'ora di tempo per "rigenerarmi", e poi vado.
Sono brava, non sono brava? Non credo di essere una cima, ma mi diverto. Mi guardano perché non sono brava? Sinceramente non lo so, siamo in tanti. Io ascolto spesso persone che suonano che sono delle schiappe, ma non ci passo la mia giornata e la mia vita a farmene un problema, non mi ricordo neppure chi sono quelle persone, perciò suppongo di non essere io stessa un problema per il prossimo. Si viene sempre giudicati per qualcosa e questa è la cosa meno importante per me.
Rompere le abitudini, sfidarsi ogni tanto. Per fare grandi passi, bisogna cominciare da quelli piccoli e che ci sembrano insignificanti. Un passo alla volta.
E' proprio vero che la felicità bisogna crearla in noi senza aspettare e dipendere dagli altri. Io sono entusiasta di queste piccole novità.
Ho letto da qualche parte che la vita non ci da quello che vogliamo, ma quello che siamo.
Ecco perché mi sveglio al mattino e voglio sorridere di me, e a me stessa, prima che al mondo. Voglio tanti motivi per cui sorridere e ridere dalla mia vita, è difficile, davvero difficile. Ma dai, provateci anche voi!
E' vero, e si può fare scoprendo nuove passioni o ritrovando quelle trascurate in passato.
RispondiEliminaNe ho tante da scoperchiare! Tu? :)
EliminaAnch'io :-) Ci ho messo anni ad accantonare "obblighi" ed "impegni" per dedicarmi a ciò che mi piace come l'arte o i viaggi. E' proprio indovinato quel proverbio, non basta un'intera vita per imparare a vivere.
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