mercoledì 12 settembre 2018

Nuove esperienze, vecchi ricordi




La scuola é cominciata, intanto la settimana scorsa ci sono stati gli esami di ammissione per la scuola media ad indirizzo musicale. Non ero mai stata in una commissione, né per gli uscenti, né per gli aspiranti entranti. Ho cominciato l'esperienza con gli aspiranti.

É stata un'esperienza nuova e carina, anch'io tanti, tanti anni fa ero una ragazzina che sognava di essere ammessa al conservatorio. Voi attuali professionisti ve li ricordate i vostri esami di ammissione? Io sì, per filo e per segno: mi ricordo in quale aula si svolse, la disposizione dei mobili e dove erano seduti i tre insegnanti: quello di strumento, quello che mi provó l'intonazione e il ritmo e quello che mi fece le domande:

- Quanti anni hai?
- Quindici.
- Da quanto tempo suoni?
- Sette mesi.
- E quanti giorni?
- ...?
- Chi é il tuo insegnante?
- A.
- Ah sì, lo conosco. Bene cosa ci hai portato?

Mi ricordo che quello di sax mi stette incollato, col fiato sul collo (o almeno questa fu la mia percezione del momento) ed io mi sentii sotto pressione e suonai fuori tempo, quando poi con la coda dell'occhio lo vidi allontanarsi e scuotere la testa, mi ricordai di contare e solfeggiare, mi distesi e finalmemte la seconda metà del brano riuscii a suonarlo correttamente e a controllare l'emissione.

Sempre con la coda dell'occhio lo vidi girarsi di nuovo verso di me, sorpreso. L'esame proseguì con tutti i tre docenti che mi stettero ben distanti, perché la loro vicinanza mi innervosiva e se ne erano accorti.
L'insegnante che mi testó il senso del ritmo approfondì parecchio le prove e andó avanti per un bel pezzo, credo per accertarsi che la mia prima uscita infelice fuori tempo fosse davvero solo una conseguenza dell'emozione.

Venni ammessa seconda su una decina di aspiranti, quell'anno c'erano quattro posti e così cominciò la mia grande avventura. I risultati però non uscirono subito e passai almeno una settimana a sperare, aspettare, piangere e a disperarmi per lo sconforto. Quando vidi il mio nome fra gli ammessi, essendo preparatami al peggio "per non rimanerci male", dovetti persino fare lo sforzo inverso di accettare la realtà che diceva che ce l'avevo fatta, e dopo mi sentii la ragazzina più appagata del pianeta.

Fu un percorso pieno di insidie ed entrare adolescente, passare tanti anni in un clima freddo e accademico di allora, crescere con la visione di competizione, sfide e il misurare il valore di una persona sulle capacità di rispettare le regole e le abilità musicali, fu difficile e più volte fui tentata di gettare la spugna.
Io che passavo il tempo a sognare ad occhi aperti e a scuola venivo richiamata alla realtà quando mi perdevo con la testa fra le nuvole... mi piaceva suonare, ma non ce la facevo a reggere tutto quel percorso. Dei quattro presi quell'anno, arrivai solo io alla fine.
Dopotutto sono la prima a sorprendermi della mia stessa caparbietà.

Da tantissimi anni non ricordavo più quel giorno.
Quel giorno di aspirazioni e speranze.
Sono contenta, dopotutto, di aver stretto i denti e di aver concluso. Di essere riuscita a fare della passione musicale il mio lavoro.

Sorrido a questi bambini e ragazzini emozionati e cerco di metterli a loro agio. La ruota che gira, la vita che avanza e i ruoli che cambiano. Nuove esperienze che riportano a galla il passato... É bello.


domenica 2 settembre 2018

Quel vecchio dubbio


Mi sono sempre chiesta chi, alla quasi mezzanotte del 28 dicembre 2017, avesse interesse ad accedere alla mia posta elettronica per leggere la mia corrispondenza. Io non ho mai cercato di recuperare la mia password, perché ovviamente la conosco fin troppo bene. Qualcun altro ci ha provato senza riuscirci.

Questo indirizzo email, visibile anche su questo blog in alto a destra, è quello che uso per lavoro, vale a dire che è il recapito che dò "a cani e porci".
Lo hanno facilmente tutti: le scuole statali, le scuole private, le accademie, le agenzie. Pure tutti quei servizi che mi fanno arrivare spam e pubblicità a gogo. In passato, quando non ero dedita all'insegnamento statale e facevo altri impieghi, era su tutti i curriculum, ma parlo di anni e anni fa.

Ma cosa potrà mai ricavarci di interessante una persona a leggere le mie lettere? 

Vediamo: richieste di supplenze dalle scuole, prese di servizio. I contratti di assunzione vengono poi caricati sul mio profilo personale del Ministero della pubblica istruzione e non vengono inviati, quindi non è possibile spiarli ottenendo l'accesso alla posta. Oltretutto questi documenti possono essere richiesti e visionati da chiunque per la legge della trasparenza, con indicato il punteggio con cui si è stati chiamati (vengono censurati l'indirizzo e i dati strettamente personali) anche on line. Le graduatorie statali sono accessibili a tutti.

Vi sono poi gli accordi per degli eventi con i privati e le richieste di disponibilità dalle agenzie di spettacolo. Potete leggere le mie risposte positive o negative, i planning, le conferme.
Potreste cogliere le informazioni inerenti alle accademie quali: concerti, saggi, attività degli allievi, laboratori, collegi e riunioni dei docenti. Tutta pubblicità per le scuole dove lavoro insomma, non c'è bisogno di spiarmi per andare a vedere qualche saggio o concerto. Venite, venite, venite ad ascoltare buona musica!

Quindi, non si ricava nessun dato così eclatante per arricchirsi o sapere chissà cosa della mia vita. La casella  che uso con gli amici non è questa. Ne ho almeno cinque o sei, sarebbe una faticaccia recuperare tutte le password, avendole io diversificate, giusto?

Adesso che ci penso, questo è però l'unico posto, oltre a LinkedIn, dove lo si può vedere per iscritto, perché su tutti i social, dove passo un po' di tempo per puro bighellonare, ovviamente non lo posto, mi arriverebbero troppi messaggi inutili di spasimanti e stalker.

Chi ha cercato di leggere aveva interesse a scoprire una corrispondenza precisa che non erano sicuramente i miei messaggi di lavoro, credendo però di trovarla lì. Chi ha cercato di accedere ha avuto il mio indirizzo passando su questo blog o su LinkedIn, ma considerato che i dati di quest'ultimo sono visionabili solo dagli iscritti, e io la mia cerchia di "collegamenti" la conosco, mentre qui sono visibili a tutti, ne deduco che debba essere stato un lettore passato dal blog.

Ora, non so se a distanza di mesi questo curiosone bazzichi sporadicamente ancora qua o mi segua assiduamente. In periodo più recente ho ricevuto una telefonata anonima con cui ho avuto una conversazione strana (l'ho registrata) e forse due volte (una è certa) sono stata pedinata dal Dandy. Magari sono avvenimenti scollegati fra di loro, comunque so di essere sotto osservazione.
Voglio avvisare che sono pronta e in attesa del prossimo passo falso.

Per il resto, potete proseguire col mio intrattenimento senza invadere con mezzi illeciti la mia privacy.

Buona domenica.