C'è un foglio bianco, una penna senza inchiostro.
E c'è una camera senza mobili, una casa senza abitanti.
E c'è un parco per bambini ma senza giochi, c'è un volto senza occhi, con le orbite vuote.
E c'è un cranio senza cervello, un petto senza cuore.
E una bocca senza denti.
E c'è un cielo senza nuvole, un angelo senza ali.
E c'è solo deserto, e poi neanche più sabbia.
Un grido senza suono, una cornice senza tela.
Un viandante senza scarpe. I piedi nudi sanguinano.
E c'è una strada.
E c'è che sparisce, più fugace, e poi lentamente trasparente, e poi invisibile.
Non c'è più.
Sempre sognato.
Invisibile. Nessuna vita.
Nessuno si accorge.
Sempre più piccola, sempre più un puntino.
E c'è quel quadro senza tela.
Senza tela.
Cornice.
Il nulla.
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