domenica 15 giugno 2014

Il significato del laboratorio


É che sento di essere scissa in due, da una parte il corpo fisico, dall'altra la mia anima.
Il mio involucro, lo vedo difettato. Se avessi una faccia diversa e un corpo diverso, pur con la stessa anima la mia vita sarebbe diversa.

La mia vita é una conseguenza delle due cose.
Quando morirò il mio corpo diventerà una cosa ripugnante, lo stesso corpo che in vita gli uomini desiderano toccare.
Ma anche l'animo non rimane lo stesso, cambia e invecchia ma al contrario del corpo con la morte, non puzza e non si deteriora, invece diventa piú luminoso e aereo. E a volte c'é, a volte no, anche se fisicamente la gente pensa che io sia lí.
Sono un esperimento di Dio. Come un esperimento chimico, quando combinano gli elementi.
Prendiamo questa anima e la mettiamo in questo contenitore, poi la mettiamo sulla terra e ne seguiamo le conseguenze e le reazioni.

A giudicare dal prodotto finale, non capisco le scelte di Dio con me.
Io mi sento come in sospeso, un inconcluso, come un esperimento a cui le domande ed ipotesi non trovano un perché.

Sono qui sgangherata uscita dal Laboratorio, come una cosa sintetica.
E mi domando, non so per quale motivo, perplessa. Che ci faccio io qui.



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