giovedì 15 settembre 2022

B. in Bb

Tempo fa cominciai una serie di post in cui raccontavo gli imprevisti e le corse rocambolesche che succedevano dietro le quinte, prima di uno spettacolo o un concerto. 

Non mi ricordo esattamente quali episodi raccontai. 
Mi ricordo di quella volta in cui, sulla strada per un matrimonio, cercai sul navigatore un negozio di musica d'urgenza per comprare un leggìo che avevo scordato di portare. 

Un'altra volta, sempre ad un matrimonio, ma questa volta ero già sul posto, mi accorsi di non avere collarini o imbragature per reggere il sax, così mi arrangiai con un pezzo di vestito che indossavo e creai una sorta di reggi-sax rosa, coordinato con l'abito. 

Un'altra volta mi si crepò il clarinetto e non avendone altri all'epoca, feci tutto il concerto col sax soprano, andando di corsa a casa a prenderlo. 

 "B. in Bb" sta per: "Bidoni in si bemolle" e oggi voglio raccontare due episodi di colleghi musicisti con strumenti in si bemolle che bidonano all'ultimo minuto, costringendo me a rimediare la loro assenza. 

Una è proprio fresca perchè è successa domenica scorsa. Questo concerto è stato un esperimento per vedere se riuscivo a conciliare la vita musicale con quella nuova privata, perciò avevo accettato perchè richiedeva solo due prove, era un impegno "una tantum" e il concerto e le prove si facevano a due chilometri da casa mia. Insomma ritenevo che fosse una occasione "rilassante" e non stressante. 

Era una formazione di insegnanti di musica, una sorta di orchestra con prevalenza di fiati. La sezione di sax era composta da noi quattro: alto 1, alto 2, tenore e baritono. Io avevo la parte dell'alto 2. 
Tutto ok fino al giorno del concerto, fino alle 18:30, all'ultima (e terza) prova prima del concerto delle 21:30. Dopo giorni passati a studiarmi le parti solistiche, il direttore mi si avvicinò e chiese: 
 - Thasala, tu hai anche il sax tenore? 
- Sì. Perchè? 
- Puoi fare il tenore stasera? Ha mandato un messaggio adesso per dire che non può venire. 
- ... ma io non ho mai fatto le prove col tenore. 

Però sapevo da sola che come impasto sonoro era necessario il registro grave del tenore. Bisognava sacrificare un secondo contralto, piuttosto. 

- Devo andare a casa a prenderlo e poi tornare... hai le parti? - chiesi. 

Non le aveva stampate, la cartella l'aveva portata via con sè il ragazzo del tenore.

Volai a casa per prendere lo strumento. Non avrei fatto in tempo a stamparmi le parti nuove e mi scaricai tutti gli spartiti sul tablet: avrei fatto il concerto leggendo in digitale. 

Per riuscire a fare tutto però, compreso dare una lettura rapida alle parti, occuparmi della famiglia, cenare, cambiarmi e prepararmi, saltai l'ultima prova e tornai direttamente la sera, suonando il concerto quasi a prima vista. 

Il primo contralto, a sua volta, si ritrovò a suonare sia la sua parte che quelle solistiche del secondo, e alla fine... arrivammo a fine concerto e tutto andò bene. Come sempre. 
 
Però che corse e che adrenalina... ed io che avevo preso l'impegno perché era "easy"! 

Il secondo episodio di "B. in Bb" è successo anni e anni fa e non mi ricordo più esattamente chi fu a bidonare all'ultimo: se era un clarinetto o una tromba o un sax tenore. 

Mi ricordo che era in si bemolle perché io avevo il contralto e tenevo sul leggìo sia la mia voce che i temi in un'altra tonalità, e leggevo un po' qua e un po' là, trasportando in un'altra chiave ogni volta che sostituivo la voce mancante. 
Era una favola musicale e gli strumenti dialogavano fra di loro, era un po' strano "parlare", "chiedere" e "rispondermi" da sola con un unico timbro, ma il pubblico era contento e non si accorse di nulla.

Alla fine... arrivammo a fine concerto e tutto andò bene. Come sempre. 

Questa parentesi con l'orchestra per ora è terminata.
Ho in ballo nuovi progetti con MeDea e con Eritha e questa volta si gioca praticamente "in famiglia", nessun Bb potrà bidonare... perché non ce ne saranno! Non vedo l'ora di poterne parlare. Lascio qualche foto del concerto di domenica.

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