Essere positivi significa tante cose, spesso lo si consiglia ma non si spiega bene come fare. Magari un giorno, magari da una tastiera normale, approfondirò i miei pensieri.
Tanti credono che essere positivi significhi pensare sempre per il meglio. Eppure io mi ritengo abbastanza positiva ma non penso sempre per il meglio, piuttosto, tendo al realismo scientifico: non si può essere ottusamente ottimisti se i dati alla mano sono negativi o incerti, servono elementi concreti. Se per ogni azione corrisponde una reazione, essere pessimisti o ottimisti per partito preso, vuol dire non essere capaci di leggere le azioni.
Piuttosto, il mio "positivismo" riguarda due modi di comportarsi che nessuno mi ha insegnato. Sono cosí dalla nascita.
Il primo ingrediente è il menefreghismo. Se tutti si preoccupano per le conseguenze e/o per la reputazione, io me ne frego. Per me, se in qualsiasi situazione nessuno muore o si fa male, vuol dire che è andata bene.
La cosa strana è che sono cresciuta con una madre che è l'opposto di me. É sempre preoccupata di tutto e di quello che pensano gli altri, chissà poverina come deve essere stato per lei avere a che fare con una figlioletta che proseguiva allegramente, contenta solo di essere notata, bene o male non importa. L'unica cosa che ritenevo davvero importante delle chiacchiere sul mio conto, era che si ricordassero di dire che sono carina esteticamente. Per il resto tutto ok.
Il secondo ingrediente è l'arte di capovolgere le situazioni negative a mio vantaggio.
Nessuno è piú abile di me. A volte, quasi quasi mi piacciono le sfide per tirare fuori il mio ingegno scientifico e la mia fantasia artistica per pensare a delle soluzioni.
Comunque scrivere da uno smartphone è difficoltoso e stamattina concludo, svelando come mai mi è venuto in mente di scrivere questo post.
Ho passato una notte insonne, come le ultime notti da lunedí, a causa della continua tosse, e sono crollata dal sonno solo per sfinimento.
Ma sono pure dei giorni che a furia di tossire mi sto facendo gli addominali, ho sempre i muscoli della pancia in tensione, che è meglio di una palestra insomma. Questa mattina mi sono svegliata e, gettando un'occhiata sotto il seno, ne ho visto gli effetti e tutto il fastidio del sonno e della tosse mi è passato e ho sorriso contenta.
Non che mi piaccia avere la tosse ma... che figata accidenti!
Cosí alla fine comincia la giornata con un pensiero positivo dovuto alla tosse.
Che bel pancino che ho!