Le cose antiche e riparate con l'oro. Contenitori di segreti e di esperienze silenziose. Non fanno rumore perché parlano senza dire nulla.
Dentro c'è un cuore pulsante con i ricordi di epoche lontane che guardano ad un curioso, ignoto futuro.
Senza più opporsi, senza più interferire. Nella resa dei conti a braccia aperte grida al vento: "Quello che arriva, arriva!" E tutto arriva, anche ciò che si era sepolto, anche ciò che non si credeva di essere in grado di affrontare e meritare.
Soffia calore in una miriade di cristalli sonori con piani e regole da comprendere, forse, alla fine del percorso.
Sarà ancora così mille volte e mille volte per disegnare nuove vie di giallo abbagliante.
Non so se saprò scrivere, ancora non riesco a delinearne i contorni mutanti dell'onirico.
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