martedì 8 luglio 2014

Stellina

Il sogno, vola, è di polveri lucenti e profumate. Tintinnano ridenti e si spargono su nel cielo. Mi piacciono perché hanno voci di bimbi monelli e di storie floreali. E sono tanti granelli dorati che vanno su e ancora su. Li seguo con lo sguardo fino a quando si fissano sullo sfondo blu e mi salutano dal cielo.

Non riesco più a toccarle. Sono diventate stelle.

Mi batte forte il cuore. Granelli di luce sul mio corpo, fra i capelli, dentro di me, vorrei stringere ciò che non si può stringere. Mi inginocchio ad un volere più grande di me. Una fitta, un crampo, e scivola via, non l'ho mai potuto trattenere.

Ventre di vita.
E' un senso unico. Come faccio.

E' buio se metto le mani sulle orecchie. E' vuoto se mi stringo e ascolto. E' silenzio se trattengo il respiro. Chiudo gli occhi e fluttuo nel vuoto. 

Ero polvere monella di granella che scherzava lucente, poi mi chiamarono e scesi qui. Ma prima di andar via mi scordai di dirti, che vorrei rivederti. 
Non scordarti di me. Ti aspetto, piccolina.






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