venerdì 9 gennaio 2015

Fiume

Ad oggi, questo è quello che sento: non so se scriverò. Se mi guardo dentro, non ho le parole, è un turbine a cui non so dare forma. 
C'era un tempo in cui le cose non venivano interpretate e si ricercava il respiro, lo specchio e la carne. 
A volte per andare avanti si torna indietro.

Questo è un mondo virtuale. Thasie, Hoang, Thasala, Thuy, Van, Thasy, Tha. Volti e specchi.
Si è sperduta una maschera, io mi siedo e aspetto.
Cercate voi.




2 commenti:

  1. Forse è meglio così Tha, quando le parole non vengono è meglio non cercarle. Non sei d'accordo?

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