Le porte erano numerate, ma io cercavo quelle contrassegnate col numero quattordici.
La mia paura era che dopo quelle porte non ci fosse più ritorno, che il corridoio cambiasse. Che quelle strane stanze a tema su mondi diversi mi intrappolassero senza un ritorno. Ma per fortuna non era così.
Tante stanze, tanti quadri.
Scappavo. Non sola, ma da sola. Non so chi era ma c'era.
Invece sapevo chi era lui e fuggivo, mi nascondevo. Ci cercava. Desideravo tanto diventare invisibile, era l'unica via di salvezza, anche se di solo un'ora.
Fuggivo e fuggivo ma non ero sola anche se non sapevo chi era. Paura.
Nell'acqua mi sentivo sempre raggiungere, la salvezza era solo un' illusione.
Io passo la mia vita a fuggire.
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