Tutto ruota attorno ai numeri, le ore, i giorni, i calcoli. Speranza, gioia e delusione vivono nel conteggio. A ritroso, o avanzando. Una cifra alta, un tempo molto remoto, o tanto ancora da attendere.
Lentamente scalfisce, goccia dopo goccia risucchia la terra arida. Anche la rosa muore.
Io conto con le dita, e se supera il dieci ricomincio.
Chi lo sa, nessuno sa, neppure chi crede di sapere. Tranne me.
Io so, perché riesco a vedere tanto, tanto in là. Una cifra che ancora posso contare con due mani.
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