venerdì 29 agosto 2014

Thasala

C'è qualcuno che imposta la sveglia verso le tre di notte, ma non la spegne subito, come se faticasse a svegliarsi, a lasciare il mondo dei sogni e tornare nella buia quotidianità.
È così silenziosa la notte, che sento tutto. Dopo almeno cinque minuti, finalmente il suono della sveglia cessa. Sullo stesso piano, sento dopo un poco, qualcuno aprire la porta d'ingresso, dei passi sul pianerottolo e poi giù di corsa per le scale. È una donna, che agisce di fretta.
Nell'oscurità, mi domando dove andrà. Non è la prima volta in questi mesi, che sia un'infermiera che lavora su turni? Un' impiegata dell'ortomercato? Avevo un'amica che faceva la segretaria, e si alzava prestissimo per essere presente prima che arrivassero i carichi.
Passo mentalmente in rassegna i possibili lavori che si svolgono la notte. Mi cascano le palpebre ma fatico a prendere sonno. Vola e vola la mia immaginazione.
C'è qualcuno che imposta la sveglia alle tre di notte per iniziare la giornata, io invece sono andata a letto solo poco prima, e poi sono stata svegliata bruscamente, come se un sonno intero fosse passato, e invece è scorso solo un breve tempo. Ma non sono stati i rumori a svegliarmi, prima della vicina io mi ero già ridestata dopo un sogno doloroso.
Oramai i miei sonni sono delle dormiveglie di poche ore. Come i gatti, che quando dormono si accorgono di tutto.
È ancora notte e regna il silenzio.
Sono tanto stanca e pure il mio cuore ha rallentato i battiti. Fra qualche ora si sveglieranno tutti e la vita riprenderà, anche se io non lo voglio, il mondo girerà ancora con o senza di me.
Ora i miei pensieri si annebbiano, la mia mente chiede sosta, il nulla, nessun dialogo. La notte é fatta per dormire.
Chiudo gli occhi e provo a riposarmi ancora un po'.


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