Era il titolo di una pagina che avevo aperto tutta per me. In anonimato, ci scrivevo tutte le cose che mi rendono felice, che mi fanno stare bene.
L'idea mi venne in un gelido pomeriggio di dicembre. Ero in giro con i miei cani, c'era già buio e dai giardinetti pubblici rischiarati dai lampioni osservavo le finestre illuminate delle molte case. Mi è sempre piaciuto fantasticare sulle persone e sulle storie che si incrociano, così guardavo in sù verso le tendine, le lampade e i mobili che si intravedevano e talvolta le casalinghe occupate in cucina a preparare la cena, gli studenti seduti nell'altra stanza davanti ad una scrivania.
Per qualche misterioso motivo il contesto mi rasserenava. Pensai che io ero lì fuori al freddo e al buio ad osservare queste scenette famigliari, pensai a come mi sarei sentita bene, in quel momento, se avessi potuto mangiare un pasto caldo, farmi un bagno rilassante e caldo, e dormire in un letto caldo, cullata dalla mia stanzetta.
Per un secondo, questi desideri mi provocarono una sensazione di profondo freddo, come se per me tutto ciò non fosse concesso. Ma non era un freddo che proveniva da fuori, era qualcosa di molto remoto, di tanto tempo fa, lo sentii in fondo al mio cuore.
Io dovevo aggrapparmi alla vita da sola.
Quel breve secondo venne spazzato via immediatamente al ricordo che io tutte queste cose le avevo, che le potevo fare. Che potevo riportare a casa i cani, entrare in una casa illuminata e avere il pasto caldo, il bagno e il letto caldo. E mi sentii fortunata e felice, come se rispetto al resto del mondo fossi una privilegiata. Fu una nuova consapevolezza.
Tornata a casa, decisi di fare l'elenco delle mie serenità. Alcune erano cose piccole, altre più pretenziose. Altre sono fortune con cui sono nata. Mentre scrivevo mi resi conto della cosa più importante: la vera fortuna che avevo in più degli altri non erano oggettivamente i successi e i beni materiali in mio possesso. Ma il rendermi conto di averli.
Una volta un mio amico, un mio coetaneo, mi disse che la mia e la sua generazione era piena di bambocci e che stava regredendo rispetto a quella dei nostri genitori, che invece erano cresciuti nel dopoguerra, con la mentalità di fare sacrifici e lavorare sodo per ottenere le cose. Ricordo che gli risposi istintivamente: "Parla per te. IO sono della generazione del dopoguerra. E sono della prima generazione dei bambini cresciuti in un paese straniero".
Ecco. Ad oggi, credo che sia stata proprio questa sfortuna, la mia grande fortuna.
***
Morgan cammina sulle nuvole, ed ogni nuvoletta è in questo elenco numerato.
Non ho mai molto apprezzato i guru che si ergono ad insegnanti di ottimismo e di felicità, mi verrebbe da rispondere: "Che cavolo hai da essere sempre allegro?"
So che ci sono tante difficoltà nella vita. Non sono una bambina cresciuta in un paese delle meraviglie, ma so anche che la realtà a volte è migliore delle favole.
Questo elenco è per me. Per quei momenti in cui la malinconia pervade, allora verrò qui per ricordarmi di cosa posso fare per assaporare la vita. Spero che possa essere anche una piccola fonte di ispirazione a qualche lettore.
Le cose che mi rendono felice:
1- Passeggiare sotto Natale per il centro con la mia amica. E dopo gli acquisti rifugiarci in una profumata ed accogliente pasticceria a sorseggiare cioccolata calda con tanta panna montata.
2- In estate, esplorare le campagne e le strade in bicicletta.
3- La pioggia che batte forte fuori e io in casa senza nulla da fare, a guardare un film o a leggere un libro avvolta in una calda copertina.
4- Sognare ad occhi aperti o sonnecchiare sotto un ombrellone, al mare, mentre un leggero venticello mi accarezza la pelle.
5- I giorni di completo riposo dopo una settimana di intensa attività lavorativa.
6- Lo stipendio che arriva tutti i mesi, che mi permette di soddisfare i miei capricci.
7- I momenti delle prove e dei concerti condivisi con le persone con cui mi trovo bene.
8- Poter esaudire i desideri materiali delle persone a cui voglio bene.
9- Arrivare a casa, sfilare via i tacchi e camminare a piedi nudi, finalmente!
10- Avere desiderio di mangiare un determinato piatto e la mamma che me lo fa trovare per cena.
11- Sentirsi tristi ed avere qualcuno con cui parlarne.
12- Sentirsi felici ed avere qualcuno a cui raccontarlo.
13- Sentirsi preoccupati ed avere qualcuno con cui condividere le preoccupazioni.
14- Avere delle persone a cui voler bene.
15- Avere delle persone che mi vogliono bene.
16- Ogni mattina, riordinare la cameretta.
17- Avere sonno e poter dormire.
18- Avere fame e poter mangiare.
19- Avere freddo e poter scaldarsi
20- Sentirsi stanchi e poter riposarsi.
21- Cucinare insieme e poi insieme mangiare e riordinare.
22- Farsi coccolare e coccolare. Abbracciare, accarezzare.
23- Giocare con le mie nipotine.
24- Migliorare quando mi impegno ad imparare qualcosa.
25- Imparare qualcosa.
26- Conoscere persone nuove.
27- Il delicato profumo di incenso che accende mia madre quando prega.
28- Annusare i vestiti freschi di bucato e di stiro.
29- Quando faccio shopping, trovare "l'affare".
30- Il fuoco del camino.
30- Il fuoco del camino.
31- Le caldarroste acquistate e mangiate in strada, alle fiere.
32- Passeggiare a piedi nudi nel mare.
33- Questo bellissimo sole settembrino che oggi sta entrando dalla mia finestra!
Proseguirò.
***
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