venerdì 6 dicembre 2013

Per le vie del centro

Bellissima la serata di ieri! Abbiamo suonato per le vie del centro al freddo e mi sono tanto divertita. Come sempre lavorare è piacevole se ti piace quello che fai, ma anche e soprattutto se ti trovi bene con le persone del tuo "staff", sono molto fortunata ad avere entrambe le cose.

Imprevisti... moltissimi! Gente che all'ultimo minuto non è potuta venire e altra che è corsa a sostituirla senza aver mai provato. Io oramai mi diverto molto alle cose un po' disorganizzate, perché vedo il lato avventuroso, ma all'inizio andavo in panico per queste cose. Mi ricordavo, le prime volte che ho lavorato in teatro, quando ero appena uscita dal conservatorio, che mal reggevo i ritmi "fantasiosi" degli attori che improvvisavano le scene e si inventavano le cose un minuto prima di salire sul palco. Mi ricordo la regista che dietro le quinte, colta da improvvisa ispirazione, dava le direttive: "Mi è venuta in mente una cosa più bella... tu entra ma vai un po' a sinistra anziché verso il centro e tu Thasala entra pure tu in  questa scena, mettiti sotto la luce e suona qualcosa di triste".

Ecco: io soffrivo terribilmente.

Ora vivo le situazioni molto serenamente, non perché sono cambiata di carattere, ma perché ho imparato tre punti fondamentali in questo mestiere, necessari per la sopravvivenza.

Il primo è la preparazione tecnica, intesa proprio come la capacità musicale di suonare parti mai viste, con gente mai vista e in qualsiasi luogo. Se uno sa di avere una buona lettura a prima vista e padronanza dello strumento, non teme più nessun spartito, si sente equipaggiato per andare da qualsiasi parte e con la situazione in mano si sente più sicuro. Questo punto lo si acquisisce con lo studio e la pratica, esercitandosi costantemente. Per questo motivi i "professionisti" del settore vengono chiamati all'ultimo momento e sono i più rilassati.

Il secondo punto è l'esperienza, sapere già di principio che una serata artistica non si svolgerà mai come prestabilito. Essere pronti mentalmente ed emotivamente ad aspettarsi stravolgimenti nel programma rende gli imprevisti dei fatti previsti.

Il terzo punto... è quello che viene dopo: sorvolare sui difetti, cogliere le cose andate bene e godersi la compagnia e il divertimento dello stare insieme, perché questa è la parte più bella.

Vi lascio con una piccola foto.

A breve ne caricherò altre!





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