domenica 13 ottobre 2013

Ottobre

L'autunno è decisamente arrivato, e oggi si è conclusa la mia seconda settimana lavorativa. Questa estate scrivevo che la mia stagione preferita è l'autunno, non so bene il perché. Ma adesso non so se è ancora la mia preferita. Se succedesse qualcosa di bello in qualsiasi stagione dell'anno mi sentirei felice, se succedesse qualcosa di brutto in qualsiasi stagione dell'anno mi sentirei triste, felicità e tristezza non dipendono necessariamente dai mesi e dalle temperature. Forse quando andavo a scuola, e l'estate era il periodo più caldo e solitario perché dovevo rimanere a casa ad esercitarmi con la musica, speravo che rientrassero tutti a settembre per avere compagnia. Prima di iniziare il conservatorio, settembre era invece il mese che mi costringeva tutti gli anni a salutare i miei amici di Borgio Verezzi, e allora non volevo che l'estate finisse mai.
 
Ho scattato poche fotografie in questo periodo. Quasi nessuna. Non che abbiano chissà quale importanza le mie foto, ma scattavo Le immagini quando vedevo qualcosa di bello, e forse ultimamente ho poco tempo, oppure non mi accorgo delle cose belle. Non dico che non ci siano cose belle invece, perché quelle ci sono sempre, ma a volte si è troppo distratti o assenti.
 
Su MySpace c'era una specie di poesia scritta da me sull'autunno che diceva più o meno: "Quando i miei cani si rintanano nelle loro cucce, quando la stagione sul Garda finisce e io mi avvolgo in soffici golfini... quando non posso prendere le mie scorciatoie senza sporcare le mie scarpe di fango (...) io sono serena".
L'ordine non era decisamente così ed era un po' più carina di come l'ho scritta adesso, ma non me la ricordo più. Mi dispiace non ricordarmela più. C'era un passo in cui parlavo anche di quando guardo fuori dalla finestra i profili delle montagne, con una tazza di tè bollente in mano.
 
C'è qualcosa di strano nell'autunno, un sapore di remoto e malinconico nell'aria. Ci sono gli animali che si rintanano, le giornate più corte e buie e tutto questo vento che sembra volermi dire qualcosa, ricordarmi qualcosa, farmi dire cose che non so.
 
Successe sempre in autunno, quando dal paesi venni a vivere in città, e persi tutti i miei amici d'infanzia e delle medie.
Quell'anno che mia madre incominciò a lavorare e fare le scuole serali, e da un giorno all'altro non la vidi più, sarebbe stato così per tanti anni. Era autunno.
 
Ogni anno la ripresa in conservatorio era una delusione e una malinconia, perché scoprivo sempre qualcuno che si era ritirato. Mi dicevano che invece dovevo sentirmi orgogliosa perché quelli che avevano il coraggio di proseguire valevano qualcosa, ma io non ci credevo perché credevo di rivedere i miei amici e invece non c'erano più. La delusione più grande non era però quella, era quando li chiamavo per sapere come stavano e sembravano quasi non ricordarsi di me. E allora per un attimo sì, pensavo che avevano ragione gli altri a dire che solo quelli che rimanevano valevano qualcosa. Ma ora penso che i miei amici di allora erano invece contenti di essersi liberati di quel posto, e io facevo parte del passato e di quel posto, tutto da dimenticare. E mi ricordo bene di quelle prime delusioni e nostalgie, perché c'era sempre grigio e vento. Era sempre autunno, come se insieme alle piante morivano anche le amicizie. Da piccola invece credevo che le amicizie non finissero mai.
 
E' in questa stagione che divento ogni anno un po' più grande, un po' più stanca, un po' più vecchia.
 
"Caro P." iniziavo a scrivere ogni anno, ogni anno a settembre.
 
Se mi immergo nella vasca da bagno bollente e schiumosa di bagnoschiuma al muschio, e metto la testa sott'acqua sento le voci del piano di sotto e dei vicini di casa, come se fossi lì, invisibile. Rimango al più lungo sotto fino a quando devo riemergere per prendere aria. A volte mi addormento e mi risveglio quando inizio a sentire freddo e l'acqua non crea più vapore.
 
 
Settembre. Ottobre. Novembre. Che cosa nascondono questi mesi?
Ci sono cose, cose successe a me, che non ricordo.
 

Nessun commento:

Posta un commento