sabato 28 giugno 2014

Primo anno

Wow!

Ma che anno intenso, quest'anno.
Il mio blog ha compiuto il primo anno di vita il 17 giugno, ma ero talmente in alto mare, di corsa e di qua e là, che non ho avuto tempo di festeggiarlo!

Adesso, sono più o meno in vacanza, le scuole sono finite e la stagione "live" concentrata di maggio e di giugno si è calmata e posso "perdere" un po' di tempo qui.

Avevo in mente tanti articoli da scrivere, per la festa della donna, per la festa della musica... tante riflessioni... ce la farò? Mah! Io spero di passare tante giornate di sole all'aria aperta!

Ecco cosa pensavo di scrivere per il compleanno del blog: non pensavo di fare grandi cose, volevo semplicemente dare una "passata veloce" al suo evolversi e ricordarmi i miei post preferiti, un po' per la storia che vi è dietro ogni racconto, un po' per l'ispirazione del momento.

Non scriverò il significato, preferisco che rimangano miei segreti e che ognuno interpreti liberamente.



Io so che d'inverno la cicala ballò, cantò ed allietò la calda ma quieta casa della formica che finalmente imparò a cantare l'amore, e che per ricambiarla la ospitò in casa sua, e che la libellula chiuse le sue trasparenti ali in lungo sonno di sogni magici cullata dolcemente dall'amante, per poi librarsi di nuovo in volo con la bella stagione. 

Le cose andarono così, per me.
Perché ognuno può scrivere e riscrivere il suo finale.

Le fiabe finiscono bene.
L'estate non finisce mai.

(Chiacchiere estive)




Volavano in alto, variopinti, ed erano tanti, di tutte le forme e di tutti i colori.
Volavano su nel cielo, nei giorni sereni e con il vento fresco e blu. Con il mare lucente e la sabbia fine.
Anch'io volevo volare su. Con tutto il mio cuore, con tutto il mio corpo, con tutta la mia anima.

(Gli acquiloni)






Le cose che mi rendono felice:
11- Sentirsi tristi ed avere qualcuno con cui parlarne.
12- Sentirsi felici ed avere qualcuno a cui raccontarlo.
13- Sentirsi preoccupati ed avere qualcuno con cui condividere le preoccupazioni.
14- Avere delle persone a cui voler bene.
15- Avere delle persone che mi vogliono bene. 

(Morgan cammina sulle nuvole)








I primi venti autunnali erano freddi e vuoti. Il senso di abbandono era una morsa insita, profonda. Il vento sollevava in aria le foglie gialle.
A casa non c'era nulla per cui tornare. Una casa fredda e abbandonata a se stessa, come quelli che ci abitavano. C'era un pianoforte. Suonava solo musiche strazianti. 

(Puzzle)







Parole d'amore in una notte di malinconia e tempesta, il sole e le belle cose estive erano oramai lontani...

Il poeta che scrive nella notte cerca di fare alla svelta, perché quella è la sua ultima candela e poi non gli rimarrà più altra luce. Intinge la penna nel calamaio mentre la pioggia batte sui vetri e la città dorme.
Il poeta spera un giorno di essere letto e capito da tante persone e di diventare un qualcuno, per poter offrire il suo cuore alla sua amata. 
E intanto brucia la fiamma della candela.
Sono i sogni che lo sorreggono nella sua vita. Sogni di un futuro migliore, con tante candele per poter scrivere tutta la notte, una vita in cui carta e inchiostro non mancano mai, con l'arcobaleno al termine di ogni pioggia, con il sole al termine di ogni notte. Con l'amore al suo fianco che gli dice che è tardi ed è il momento di coricarsi, dolcemente, serenamente, con lei.

E intanto si scioglie la cera.

(Piove)







I profili delle colline, che man mano diventano case e tutto si illumina e si allarga all'ingresso in città.
Rimanere in macchina sotto casa, senza voglia di scendere.
Emozioni. 
La chiave che gira nella toppa, la casa buia. Le stanze buie, le stanze che dividono. Le scale al buio, mi sfilo di dosso i vestiti. Pensieri.
Sorseggiare qualcosa di caldo prima di mettersi a letto.
Ma la voglia di dormire non c'è. Il sonno, invece sì.

A volte, ho paura della notte.

(Disegni senza contorni)







Ed ecco la ricetta di oggi: 
Nel mio calderone, ci metto un pizzico di fatalità, della fantasia e un cucchiaino di fiducia per togliere il sapore della paura, qualche grammo di incoscienza... non troppa, altrimenti poi diventa molto piccante e può bruciare. Ci vuole della speranza per rendere soffice l'impasto, degli obiettivi, dell'impegno e per non esagerare un po' di leggerezza. 
E' importante che nell'impasto lo zucchero sia uniforme, perché se finisce solo in superficie, i primi morsi satureranno, mentre il resto risulterà amaro e difficile da mandare giù, e impreparati sarà difficile affrontare le difficoltà.





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Nessuna danza tribale può durare per sempre. Anche i tamburi si acquietano e le donne con i bambini del villaggio vanno a dormire. Provaci. Ora stendi il capo e abbi fiducia, credi in te, ascolta le tue paure, scrivile, leggile, vivile, è tutto un tumulto. Ma nessuna tempesta dura per sempre.






Oggi mi sono svegliata e c'era ancora buio, come ieri, come l'altro ieri. Così non sono sicura di essermi davvero svegliata. Sono qui sui gradini della scuola e aspetto La stella. Ma sono ancora le stesse stelle blu lontane e non trovo lei. Nessuno sembra accorgersi che manca una stella nel cielo. Si appartano a coppie, si baciano e si accarezzano, io sono sola mentre scrivo la data di oggi. E' tutto così strano, mi gira la testa. Sento il vento... qui non è normale. Non sono sicura che questa sia la realtà, forse sto ancora dormendo. Sono ancora intrappolata.
Mistral



Credevo, sentivo il vento del nord provenire da ovest, al di là di questi confini come in un sonno. C'era un disco d'argento alto nel cielo che potevo guardare senza accecarmi. C'erano delle braccia attorno a me. E invece è ancora quest'ora che è la stessa ora di mezzogiorno di prima. Non può essere sempre una palla di fuoco, devo uscire di qui.
Sophie Flare





Un altro scatto, un altro ricordo. 
Storie piccole e grandi di emozioni ed immagini. 
Storie mie. Insignificanti per il mondo, preziose per me.
Mi si gonfierà il cuore di tutti questi ricordi e un giorno non ce la farò e scoppierò.

Ciao, rosellina.








Partirò senza nulla, sono solo io. Sono qui, Thasala. Sabbie e mare dall'altra parte del mondo.
E il mio cuore.
Quante cose. Come un bagaglio pieno di fotografie e vestiti antichi.
Apro la porta e il vento è caldo.
Mi guardo, ora non sono piú nuda.







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