venerdì 20 febbraio 2015

"Luna-cane" dov'è?

- Zia, Luna-cane dov'è?
- Non c'è più, è morta, è andata in paradiso - mi sento così triste senza i suoi occhioni rotondi, le orecchiette a punta e la coda all'insù. Mi manca tanto, piccola Luna.
- Perché?
- Perché era vecchia, ma adesso è contenta.
- Posso vederla?
- No, la rivedrai fra tanti, tanti anni.
- Quando sarò grande?
- Quando sarai molto, ma moltissimo "grande".
- Ma io non posso più giocare con Luna-cane? - mia nipote mi fa il visetto triste e apprensivo.
- No, non tornerà più. È morta. Ma adesso lei è felice sai? Saltella con gli altri cani in paradiso - cerco di dirle entusiasta.
- Gioco con Stella-cane?
- Sì.
Lei sembra pensare un po', mi guarda come a cercare conferme, è triste come me di non vederla più, probabilmente non le è chiaro neppure il termine "morte", poi il pensiero di Luna felice sembra colpirla.
Meglio accettare la realtà di una perdita e parlarne con i grandi, che continuare a non sapere, a sperare che Luna torni.
Mi ricordo quando anni fa mia sorella perse un gatto e suo marito le nascose di averlo ritrovato investito, pensando di non rattristarla. Io non approvo le bugie. È stato molto più straziante per lei continuare a sperare di rivederlo e domandandosi come stesse, che accettare la realtà, vivere ed elaborare la perdita e andare avanti. E comunque anni dopo lo venne a sapere ugualmente per caso, e fu peggio scoprire la verità in quel modo, piuttosto che con parole dolci e abbracci di un uomo che ti è vicino e ti sorregge. A cosa è servito? A farle vivere anni di agonia e a vivere il lutto ugualmente, ma da sola, in "ritardo" e con la rabbia dell'inganno.
La verità viene sempre a galla.
"Luna-cane" ti ho sognata anche stanotte, spero veramente che ora tu stia bene e di nuovo possa saltellare felice come quando eri piccola.


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