lunedì 15 dicembre 2014

Tattiche d'amore

Ieri sera leggevo su un gruppo dei consigli che davano ad una ragazza per "conquistare" un uomo. Delle e vere e proprie tattiche d'amore che usava la nonna, ma pur sempre valide. E un po' di luoghi comuni, come: "In amore vince chi fugge", "Non andarci a letto subito" ecc...

Fra i tanti libri che ho letto, mi è capitato anche di leggere: "Le regole", "Gli uomini preferiscono le stronze" e "Tattiche d'amore". Consigli come: concludi prima tu la telefonata, quando ti chiede di uscire non dire subito sì, rispondi che prima controlli che impegni hai. Non dire mai prima "Ti amo". Non essere sempre disponibile e altri consigli di questo tenore.

La mia opinione? Questi consigli funzionano per conquistare un uomo, ma ne vale il gioco?

Voglio dire: lo scopo è di incontrare la persona giusta o di concludere un affare, in questo caso una proposta di matrimonio?

Perché io credo che quando si riconosce la persona giusta, e anche l'altra riconosce te, le cose funzionano senza tattiche, semplicemente si sta bene insieme e ci si cerca per quel benessere che si prova. L'intesa mentale, c'è o non c'è: non si crea a tavolino. L'intesa fisica, c'è o non c'è. Non si costruisce con delle regole. L'intesa emotiva è spontanea.
Certo le tattiche funzionano, mirano a far sentire "l'avversario", in questo caso l'uomo-cacciatore, sempre in dubbio e con la brama di conquista. Ma in questo gioco la donna non sta bene, perché sono consigli dati senza andare alla radice e senza spiegare perché funzionano.

Sono d'accordo che la donna non dovrebbe vivere attaccata al telefono e non dovrebbe chiamarlo sempre, ma non perché è una delle regole per conquistarlo, e magari è lì che le manca e sta male, ma perché se una persona ha degli interessi, passatempi o qualcosa da fare, come è sano che sia, di conseguenza non riesce a stare ore al telefono con lui. Oltretutto è un problema da risolvere se si sta male e non sarebbe normale che lui, o chiunque, abbia sempre la disponibilità per rispondere e correre da lei in ogni momento.

Concludi sempre tu la telefonata, o l'uscita, o il tempo passato assieme: mah! Non sono sicura che questo consiglio abbia un senso, anzi non ci vedo il senso...

Non andarci a letto subito. Bisogna capire cosa vuol dire "subito". Due che escono la prima volta insieme? Il primo appuntamento: è da considerare se ci si sta appena conoscendo, o c'era prima un legame di altro tipo, come amicizia, conoscenza. Le uscite servono per conoscersi, non per fare numero. Ne' "Le regole", mi pare, che il numero prefissato per fare l'amore fosse il terzo appuntamento. Io con uno che conosco da qualche ora non ci riuscirei, perciò sarei propensa ad aspettare anche senza regole, anche se non saprei quanti appuntamenti, però so di coppie dai rapporti felici e duraturi che sono andati a letto quasi subito, e di altre che non hanno funzionato o si sono lasciate anche se hanno aspettato un anno o di più. 
Certo non è la regola, appunto: non ci sono regole. E poiché come ho detto prima, l'intesa fisica non si crea a tavolino, non è che cambi o migliori in base ai mesi di attesa, io credo che è meglio fare quello che ci si sente.

Non più di tre appuntamenti a settimana, se lui vuole vederti tutti i giorni ti deve sposare. Questa proviene da' "Le regole". Oddio, questa è veramente brutta secondo me, lui che mi chiede in sposa perché è l'unico modo per vedermi tutti i giorni... e se poi quando stiamo insieme sette giorni su sette, non ci sopportiamo più, come si risolve? Oramai siamo sposati. Preferirei invece che, avendo passato tanto tempo con me, scoprisse che è quello che cerca e desidera. Tanto se non si sta bene insieme da non sposati vedendosi sempre, non è che dopo le cose magicamente migliorano, anzi, con tutti i problemi di un matrimonio è più facile che peggiorino, meglio saperlo prima.

In amore vince chi fugge. Io in amore sono a volte fuggita, altre ho "inseguito". Quando scappavo "vincevo", certo, loro soffrivano, mi desideravano, ma quando mi fermavo, scoprivamo che non era stato l'amore a spingerli ad "inseguirmi", c'era attrazione da parte loro, sete di conquista, desiderio, bramosia, competizione, quando magari anche qualcun altro mi "dava la caccia", ma le cose non funzionavano, cose legate ad aspetti del carattere, ideologie, abitudini. Io non mi sento vittoriosa quando fuggo e, anche se lo fossi, non mi interessa vincere. Più che fuggire o inseguire, sono stata bene quando davo e ricevevo amore. Senza calcoli, senza interessi e senza ricordarmi quanti minuti sono stata al telefono, se durante la settimana ci siamo già visti tre volte.

Siamo in troppi e diversi perché le regole valgano per tutti. Vi ricordate quella canzone, "Teorema"? 

Prendi una donna e trattala male. Io sono stata più conquistata dalle premure e dall'affetto che dalle distrazioni e dall'indifferenza. Ad altre donne invece piace vivere sempre sul filo, in bilico. Perciò con loro funzionerebbe e con me no.
Siamo diverse fra donne, immagino che anche gli uomini fra di loro lo siano.

Ho letto tanto sulle tattiche d'amore e sulle regole. Poi ho chiuso i libri e ho fatto di testa mia: in amore vince chi ama. Questa è l'unica regola.



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