Il momento migliore della giornata, per me, durante le ferie, è il dopo pranzo. Appena dopo però, perché poi mi sdraio "solo un po'" e finisco con l'addormentarmi. Non so perché ho sempre così sonno ultimamente.
Nonostante tenda un po' a vivere fuori dalle regole, sono una che con fatica mentale e sforzo fisico è riuscita a portare a termine il conservatorio, più o meno ribellandomi a tutti gli ordini e alle imposizioni, il che vuol dire che una parte di me è stata plasmata a forza alla disciplina e al dovere. Come ficcare un cilindro in una forma quadrata. Il cilindro, un po' ammaccato è rimasto tuttavia un cilindro, ma dopo anni di imposizioni ha imparato a diventare anche quadrato quando serve.
Questo senso civico, chiamiamolo così, mi è rimasto, perciò: il mattino è dedicato allo studio.
Svegliandomi tardi non è che mi eserciti chissà quanto, ma l'importante è farlo tutti i giorni. Adesso che sono in vacanza studio un'oretta. E quando dico che studio non significa che mi diverta, ma che faccio un'ora di note lunghe, scale, arpeggi ed esercizi meccanici. Poi passo ai brani da preparare, se ce ne sono, che significa suonare cose più piacevoli, finchè lo stomaco reclama il pranzo.
Dopo però mi sento la coscienza a posto ed è per questo che il dopopranzo è il momento migliore, perché mi sento come se mi fossi tolta di mezzo tutti i miei doveri per potermi dedicare a cose più interessanti, come alle relazioni sociali, che consistono nel rispondere ai messaggi in posta elettronica e, se mi gira, scribacchiare qualcosa sul mio blog.
Dopo la pennichella dovrei lavorare un po' al computer con i lavori di scrittura musicale, trascrizione, arrangiamento eccetera... ma non sempre lo faccio, perché le alternative sono più divertenti, come leggere, fare shopping, suonare il piano, giocare con le nipotine o andare a prendere il sole.
Questo non dura per sempre, durante l'anno scolastico il pomeriggio sarò a scuola ad insegnare e la sera avrò le prove e le serate. E nei week end usualmente si lavora per intrattenere e divertire la gente.
Settembre è vicino e gli impegni si avvicinano. Questi giorni di relax saranno gli ultimi. Ma mi guardo indietro e sono tuttavia contenta. Il tempo passato quest'anno mi ha fatto crescere un po' di più. Momenti piacevoli, momenti più difficili, amicizie che ricompaiono dal nulla dopo anni, persone nuove che ho conosciuto.
Parlo come se fosse già la notte di San Silvestro e siamo solo ad agosto, ma per chi insegna l'anno scolastico è più significativo dell'anno solare, e io sto aspettando il "nuovo anno", con la fiducia e l'entusiasmo di vivere nuove esperienze.
Sono state delle belle vacanze.
Ora è il momento del pisolino.
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