Quante persone si incontrano nel corso di una vita?
Più di mille, più di un milione.
Ma quante restano, quante se ne vanno, quante parcheggiano per un po'.
Alcune rimangono a lungo, ma quando vanno via non lasciano il segno, altre sostano solo per poco tempo, ma non le si dimenticano più.
Non voglio scrivere in questo post delle persone che hanno fatto o ancora fanno parte della mia vita. Ma piuttosto di quelle in cui io ho lasciato qualcosa. E' un altro punto di vista.
Spesso ci si concentra su se stessi, io invece, sovente, preferisco pensare alle emozioni degli altri. Mi piace osservare, ascoltare, sollevare.
Tutto diviene una piuma, un sorriso.
Non sono venuta al mondo per fare del bene, o per lo meno, questa non è una mia scelta.
Non sono qui per farvi sentire meglio, non mi sforzo di alleviare i dolori.
Sono troppo pigra per votarmi alla carità. Il mio unico impegno è di non fare del male, nei limiti del possibile.
Tutto qui.
Vivo per me e mi aspetto che anche gli altri lo facciano per se stessi, per stare bene. Per stare in pace.
Però.
Ecco.
Mi ricordo della prima volta in cui me lo dissero, avevo quindici anni.
"Tu mi regali serenità" mi disse.
E da allora svariate volte nella mia vita mi è capitato di ascoltare queste parole, anche in altre forme, anche senza capirne esattamente il perché. Magari solo un po'.
Io so di lasciare la mia traccia.
Non sono presuntuosa.
Vanitosa sì.
Narcisista sì.
Un po' egocentrica pure.
Ma neanche tanto.
Ma lo so.
Lo so di lasciare il segno nelle persone. Non mi impegno per farlo, ma succede così.
Donne, uomini, bambini.
A volte mi sento come se le persone facessero a gara per avere un pezzo del mio puzzle, come se si accontentassero di una parte di me anche senza capirmi interamente, pur di non lasciarmi andare via del tutto. Forse perché non sanno star bene con loro stessi.
La mia famiglia, i genitori, i miei amici, le storie passate.
Ma il puzzle è mio e decido io a chi voglio donarlo, tutto intero, senza smacchi.
Non lo chiamerei amore o affetto, un voler tenere tutto per se un mio brandello.
Amore è riconsegnare quel brandello dopo averlo conosciuto. Anche se non compreso.
Non era un quadro intero per poter comprendere. Gli altri pezzi li ho tenuti io.
Bastano i ricordi, buoni o cattivi.
Ci sono stati.
Ma tutto diviene una piuma. Col tempo. Poi sarà un sorriso.
Quante nuove persone da conoscere nel futuro. Persone migliori di me.
Questo puzzle è mio.
Io sono nata libera. Di donare, di volare.
Tutto qui.
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